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L'aggiornamento delle "Usage Policies" di OpenAI, in vigore dal 29 ottobre, ha posto un punto fermo nel panorama dell'IA generativa: è formalmente vietata la fornitura di "consigli personalizzati che richiedono una licenza, come il parere legale o medico, senza l'appropriato coinvolgimento di un professionista abilitato". Questa direttiva, che ha unificato politiche precedenti, non impedisce all'IA di parlare di salute in generale, ma traccia una linea netta sulla sostituzione del professionista.

Con l’app mobile DrGuido AI Doctor, l’intelligenza artificiale non sostituisce il sistema sanitario né il dottore: diventa invece un assistente che ti aiuta a comunicare meglio con il tuo medico di fiducia.

La storia del piccolo Alex, raccontata da Il Fatto Quotidiano all'inizio del 2025, non è solo un caso di cronaca, ma il manifesto di una rivoluzione inarrestabile. Dopo un'odissea diagnostica che ha coinvolto 17 medici incapaci di dare un nome alla sua rara malattia, la madre del bambino, in un atto di disperata determinazione, ha inserito la complessa sintomatologia in ChatGPT. L'intelligenza artificiale (IA) ha analizzato i dati e ha proposto un'ipotesi diagnostica — la sindrome del midollo ancorato — che si è rivelata corretta, salvando di fatto la vita del bambino. Questo episodio, un tempo relegato ai romanzi di fantascienza, è oggi un fatto documentato che segnala un cambiamento epocale nel rapporto tra tecnologia, medicina e paziente.

Milano, 04 Giugno 2025 – Il recente convegno sull'Healthcare in Italia, in particolare la 9^ Edizione dell'Healthcare & Pharma Talk di RCS Academy (organizzato da "Corriere della Sera Sanità" il 30/05/2025 a Milano), ha messo in luce un panorama sanitario in profonda trasformazione, alle prese con sfide complesse ma anche con straordinarie opportunità offerte dall'Intelligenza Artificiale.

DrGuido.ai si presenta come un intermediario innovativo tra pazienti e AI Doctor, offrendo un supporto medico immediato e accessibile grazie all'intelligenza artificiale. La missione di DrGuido.ai è quella di rendere l'assistenza sanitaria più inclusiva e facilmente fruibile, anche per chi non ha accesso diretto a servizi medici tradizionali. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che le conversazioni tra il paziente e l'AI siano naturali, precise e affidabili.

Durante il recente convegno "A.I. Attenzione all’innovazione: sanità e ricerca, tra neo-tecnologie e dati personali", gli esperti hanno esaminato il ruolo dell'intelligenza artificiale (IA) nel settore sanitario.

Nel contesto globale della salute pubblica, la disponibilità di medici è cruciale per garantire l'accesso a cure di qualità. Tuttavia, una nuova analisi condotta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) mette in luce una realtà preoccupante: il basso numero di medici per 10.000 abitanti in alcuni paesi. Questa disparità rappresenta una sfida significativa nell'assicurare che le persone ricevano l'assistenza medica di cui hanno bisogno.

DrGuido.ai, l'innovativa startup sanitaria guidata dall'intelligenza artificiale, ha concluso la sua prima presentazione pubblica all'AI*Festival di Milano il 15 febbraio. L'evento biennale ha suscitato un grande interesse e curiosità da parte del pubblico nei confronti dell'app mobile AI Doctor. Con oltre 250 richieste di informazioni e 150 test di AI Doctor condotti sul sito www.drguido.ai, la risposta è stata al di là delle aspettative.

L'integrazione dell'intelligenza artificiale generativa (AI generativa) nel settore sanitario sta segnando un'epoca di trasformazione e innovazione nel 2023. Questa evoluzione tecnologica promette di ridefinire le metodologie di cura e la gestione della salute, portando a miglioramenti significativi nell'efficienza e nell'efficacia delle cure mediche.

Nel 2023, le valutazioni delle startup AI in fase iniziale erano superiori del 20% rispetto ad altre aziende che raccoglievano nuovi finanziamenti, dimostrando che le startup AI richiedono un premio in termini di valutazione. Questo trend si è confermato anche nelle fasi intermedie, con le startup AI che hanno raccolto fondi per il Series B ottenendo valutazioni superiori di 1,5 volte rispetto alle loro controparti non AI.